LEZIONE |
DATA |
ORA INIZIO |
ORA FINE |
1 lezione |
27/09/23 | 17:00 | 20:00 |
2 lezione |
04/10/23 | 17:00 | 20:00 |
3 lezione |
11/10/23 | 17:00 | 20:00 |
4 lezione |
18/10/23 | 17:00 | 20:00 |
5 lezione |
25/10/23 | 17:00 | 20:00 |
Iscrizione su Scuola Futura cod. ID 142633
ATTENZIONE: tutte le comunicazioni sull'organizzazione ed inizio del corso sono inviate dalla piattaforma all'indirizzo mail del vostro SPID, pertanto se tale indirizzo non viene più utilizzato scrivete a
Aree digComp Edu
Area 3: Pratiche di insegnamento e apprendimento; Area 6: Favorire lo sviluppo delle competenze digitali degli studenti;
Formatori
Andrea Degl’Innocenti, Daniel Tarozzi.
Destinatari
Docenti di scuola secondaria di secondo grado
Cosa si propone il corso
In che modo oggi è possibile raccontare efficacemente il cambiamento climatico e la transizione ecologica? Quali sono le competenze di base che ragazze e ragazzi dovrebbero possedere per approcciarsi con consapevolezza al delicato lavoro del giornalista ambientale? Questo corso si propone di offrire quadri teorici, strumenti e metodologie di lavoro verificate per imparare a fare giornalismo in un mondo (e in un’Italia) in rapido cambiamento.
Come viene erogato il corso
Online, su piattaforma Classroom.
Programma del corso
- Primo incontro sincrono. Cosa significa fare giornalismo ai tempi della crisi ecologica?
- Cos’è (davvero) una notizia?
- In che modo il giornalista può adempiere al suo compito?
- Qual è il confine tra “cane da guardia della democrazia” e “testimone delle soluzioni per i problemi del mondo moderno”?
- In che contesto si inserisce il lavoro del giornalista?
- Prima etivity. Il ruolo del giornalista
- Secondo incontro sincrono. Come si destrutturano immaginari falsi e come se ne fanno emergere di nuovi?
- Cosa c’entrano i bias cognitivi col giornalismo
- L’agenda setting
- Le immagini e l’inconscio
- Le fake news storiche (prima guerra in Iraq, Romania ecc)
- Clima, energia, rifiuti, incendi: possiamo trattarli diversamente?
- Proporre nuovi mondi e nuove soluzioni
- Seconda etivity. I media e l’immaginario pubblico
- Terzo incontro sincrono. Come si scovano le vere notizie? Come si racconta la transizione ecologica e la sfida del cambiamento climatico?
- L’importanza della verifica delle fonti e il data journalism
- Fatti, non dichiarazioni
- Meno risposte e più domande
- Consumarsi le suole delle scarpe
- Il comitato scientifico
- Terza etivity. Notizie vere vs notizie false
- Quarto incontro sincrono. Come si può proporre un’informazione costruttiva e complessa che vada oltre i dualismi e permetta di comprendere le sfide ecologiche?
- Il giornalismo costruttivo
- Oltre il “sì o no”?
- Presentare problemi complessi in modo semplice (ma complesso)
- Uscire dal tifo
- Si può abbassare il volume!
- Quarta etivity. Raccontare la complessità
- Quinto incontro sincrono. L’esperienza di “Un giornalista in classe”, strumenti e modelli di lavoro in classe e sviluppo di competenze trasversali
- “Un giornalista in classe”, racconto di un’esperienza pratica
- Un modello per muovere i primi passi nel mondo del giornalismo
- L’importanza di lavorare in gruppi
- Uscire fuori dalla scuola: scoprire il mondo
- L’esperienza di Green Learning
- Giornalismo ambientale e intelligenza artificiale: un approccio costruttivo
- Output: come valorizzarli?
- Quinta etivity. “Un giornalista in classe” e “Green Learning”
Metodologia e strumenti operativi
Il metodo didattico adottato centra l’attenzione sull’apprendimento dei partecipanti e quindi parte dalla definizione degli obiettivi formativi, con un taglio pratico ed applicativo. L’approccio prevede il coinvolgimento costante dei discenti, attraverso modalità di lavoro miste e la micro-progettazione di ogni lezione: confronto per piccoli gruppi, creatività, redazione testi, sondaggi, introspezione, attività di visioning, laboratori su progetti, tecniche di ascolto e mediazione dei conflitti.
Modalità di condivisione e restituzione
Per monitorare l’andamento del corso e l’aderenza al patto formativo, verranno implementati i seguenti strumenti:
- Questionario introduttivo: prima dell’inizio del corso, ai partecipanti verrà chiesto di compilare un breve questionario ex-ante, strutturato per capire la composizione, le aspettative e le esigenze formative del gruppo classe.
- Debriefing di fine lezione: spazio che consenta ai partecipanti di condividere le loro impressioni sulle attività svolte, verificare il loro apprendimento e raccogliere suggerimenti.
Questionario conclusivo: alla fine dell’ultimo modulo, ai partecipanti verrà richiesto di compilare, in forma anonima, un questionario di valutazione finale, con l’obiettivo di misurare il raggiungimento del patto formativo, l’acquisizione delle competenze indicate e il grado di soddisfazione generale.